Prestito rifiutato cosa fare? Parliamo di uno scenario davanti al quale nessuno ovviamente vorrebbe trovarsi. Al tempo stesso si tratta di una situazione piuttosto comune, che si verifica più di quanto ci si possa aspettare.
I motivi, come vedremo, possono essere molteplici (mai sentito parlare di cattivo pagatore o di non censito?) e spesso è sufficiente anche uno solo di questi per indirizzare la richiesta verso una risposta negativa.
Esiste allora una via d’uscita qualora l’istituto di credito abbia deciso di negare un prestito? La risposta breve è sì.
Per la risposta lunga, in questo articolo cercheremo di approfondire quando un finanziamento viene respinto, quali sono le conseguenze e quali le soluzioni per arrivare alla liquidità di cui si ha bisogno.
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Prestito rifiutato cosa fare?
Messi davanti al fatto compiuto, ci troviamo in una situazione in cui la banca o la finanziaria ha deciso di non concederci il prestito. Prendiamo un esempio pratico: Matteo, un nostro lettore, ci ha scritto per sottoporci il suo problema.
Avevo estremo bisogno di soldi, per regolare alcuni debiti. Ora mi trovo con un finanziamento Findomestic respinto perché, a loro dire, sono eccessivamente indebitato. Davanti al prestito rifiutato posso chiederne un altro? Sto valutando di rivolgermi a un’altra finanziaria, come Fineco: è la cosa giusta?
Matteo ha tra le mani un prestito negato e sta cercando una soluzione per arrivare a ottenere il denaro di cui ha bisogno.
Il primo, fondamentale passo è soffermarsi sul perché l’istituto non gli ha concesso il finanziamento. Dobbiamo infatti aver chiaro quale sia stato l’ostacolo che ha impedito il buon esito della pratica, per lavorare poi sulle alternative.
Per definire il quadro quindi la cosa migliore da fare è rivolgersi ad un consulente finanziario, che possa analizzare la situazione e trovare una strada di uscita.
Un esempio? Noi di ISICredit ci occupiamo esattamente di questo: siamo specializzati nel campo della consulenza di settore, con un’esperienza di oltre 15 anni che garantisce per noi.
Affidarsi a un esperto è fondamentale, perché tentare il fai-da-te in questi casi non è mai una buona soluzione.
A Matteo abbiamo consigliato di non inoltrare nuove richieste ad altri istituti, perché (come capiremo a breve) non avrebbero mai ricevuto risposta positiva. Ogni rifiuto, inoltre, non farà che peggiorare la sua referenza creditizia, complicando ulteriormente la situazione.
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Prestito rifiutato senza motivazione
Non esistono casi di finanziamento rifiutato senza motivo. Ogni qualvolta riceverai la temuta comunicazione “la tua richiesta non può essere accettata”, ci sarà sempre una causa nitida e valida. Vediamo allora, brevemente, quando un finanziamento non viene accettato.
Alla base di tutto troviamo determinati requisiti, fissati dalla banca come fondamentali per portare avanti l’iter di finanziamento. Al di là dell’età (variabile a seconda del prodotto finanziario scelto), esistono altri paletti generalmente fissi e validi per tutti gli istituti.
Come fa la banca a capire se il potenziale cliente rientra in questo profilo? Quando una richiesta può restituire il dato prestito rifiutato per merito creditizio? Andando a verificare la sua referenza creditizia, tramite l’accesso alla banca dati del CRIF (o di un altro sistema di informazione creditizia – SIC).
Qui sono contenute tutte le informazioni e le eventuali segnalazioni relative ai rapporti finanziari che il soggetto ha intrattenuto nel corso della sua vita. Queste stesse informazioni possono portare a un finanziamento bocciato: scopriamo perché.
Prestito rifiutato motivi
Perché ti è stato rifiutato il prestito? Le possibili motivazioni sono diverse: vediamole più nel dettaglio.
- Cattivo pagatore – il primo scenario è la risposta più frequente alla domanda “Perché le banche mi rifiutano il finanziamento?” Un cattivo pagatore è una persona il cui nominativo è stato segnalato a uno dei SIC da parte di un istituto di credito. Il motivo, quindi, è il reiterato ritardo o il mancato pagamento di una rata del finanziamento.
- Non censito – detta in termini sintetici, agli occhi della banca il non censito è un potenziale cattivo pagatore. Parliamo di un soggetto che non ha avuto altri rapporti finanziari in passato e pertanto l’istituto non dispone di informazioni sufficienti sul suo conto. Rientra esattamente in questo scenario il caso di un primo finanziamento rifiutato.
- Altre richieste antecedenti – qualsiasi domanda di prestito sottoposta a un istituto di credito, a prescindere dall’esito, viene registrata in banca dati CRIF. Questo significa che se pensate che la soluzione a un prestito rifiutato da una banca sia andare a chiederlo a un’altra, vi sbagliate. La seconda banca infatti vedrà la domanda pendente con il primo istituto e finirà per negarvi la richiesta a sua volta.
- Recentemente indebitato – qua parliamo di un soggetto che ha sottoscritto un contratto di prestito con una banca in tempi piuttosto recenti. Tra l’apertura di un finanziamento e l’altro, infatti, dovrebbero trascorrere convenzionalmente almeno 12 mensilità regolarmente rimborsate, a dimostrazione di una certa affidabilità.
- Troppi impegni in corso – molto semplicemente, il richiedente ha troppi contratti di prestito in piedi nello stesso momento. Anche se questi sono stati sempre rimborsati in modo regolare, la situazione debitoria appare eccessiva agli occhi della banca, la quale arriverà a un finanziamento respinto.
- Reddito mensile insufficiente – dovendo presentare obbligatoriamente un documento di reddito in fase di richiesta, l’istituto al quale ci siamo rivolti farà le proprie valutazioni in merito. Se dovesse ritenere che il reddito mensile percepito non fosse sufficiente a sostenere l’onere del finanziamento, il prestito sarà rifiutato.
- Tipo di reddito percepito – un lavoratore a tempo indeterminato, magari pubblico, offrirà inevitabilmente più garanzie rispetto a un precario o a un lavoratore autonomo di un settore incerto.
Prestito rifiutato dopo quanto posso riprovare?
Carlo ci ha contattati chiedendoci
Ho fatto una richiesta a Bancoposta per un prestito Postepay evolution. Esito: finanziamento rifiutato, quando posso chiederne un altro? So che ci sono delle tempistiche da rispettare ma non ho trovato chiarezza in merito.
Il nostro lettore, consapevole dell’iter da rispettare prima di chiedere un nuovo finanziamento, ci ha posto una domanda interessante. La risposta parte da un dato di fatto: la segnalazione CRIF di un prestito rifiutato rimane in banca dati per 90 giorni.
Durante questo periodo non è assolutamente consigliato sottoporre nuove richieste a istituti diversi. Come abbiamo visto, infatti, la banca che consultando il CRIF vedrà domande di prestito (o ancora peggio rifiuti) recenti, non potrà che dare riscontro negativo.
Quindi, andando per gradi:
- In caso di prestito rifiutato, è possibile chiederne un altro? Sì.
- Con prestito rifiutato quando riprovare? Se si procede in autonomia, bisogna attendere 90 giorni.
- Prestito rifiutato e segnalazione Crif, quanto rimane in database? 3 mesi.
…e se avessi urgenza di ottenere un finanziamento prima? Puoi affidarti ad un professionista!
Avvalendoti di un servizio di consulenza finanziaria, come quello offerto da ISICredit, potrai scoprire perché non ti è stato accettato il finanziamento e al tempo stesso trovare la miglior soluzione.
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Prestito rifiutato: le soluzioni ISICredit
Se ti sei visto rifiutare un prestito, nel nostro catalogo prodotti troverai un’opportunità anche per te. Possiamo vantare infatti diverse soluzioni, accessibili per esempio anche ai cattivi pagatori o ai non censiti.
- Il prestito personale, con rimborso tramite RID bancario, concesso solo se non sono presenti segnalazioni negative in banca dati. Il cattivo pagatore dovrà affidarsi a una delle tre soluzioni successivamente proposte.
- La cessione del quinto. In questo modo otterrai in tempi brevi il denaro di cui hai bisogno e potrai rimborsarlo con una dilazione fino a 120 rate mensili. Si tratta di un finanziamento pensato per pensionati e lavoratori dipendenti, pubblici e privati, con un contratto a tempo indeterminato da almeno 8 mesi. L’addebito delle rate avverrà in maniera automatica con una trattenuta sulla tua busta paga o sul cedolino pensionistico, togliendoti il pensiero di doverti ricordare delle scadenze.
- La delega di pagamento, che ti permetterà di attivare un finanziamento con una rata corrispondente a un ulteriore 20% del tuo reddito (in maniera analoga alla cessione del quinto).
- Il prestito delega e prestito cambializzato, due ulteriori alternative semplici, flessibili e veloci.
Prestito rifiutato a chi rivolgersi?
Nessuno mi fa un prestito!
Se ti riconosci in queste parole, non devi disperare. Un prestito rifiutato non è una strada senza uscita. Per questo motivo noi di ISICredit possiamo accompagnarti verso le migliori opportunità finanziarie presenti sul mercato.
Non aspettare, contattaci: un nostro consulente finanziario sarà da te all’istante per analizzare la tua situazione e le tue necessità, gratis e senza impegno. Il nostro obiettivo è aiutarti a trovare la soluzione ideale per le tue esigenze.
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Un finanziamento auto rifiutato, una pratica con garante non erogata, un prestito Findomestic rifiutato perché non censito: niente di tutto ciò rappresenta un ostacolo. Affidandoti a noi scoprirai che esistono numerosi prodotti che ti permetteranno di avere i soldi di cui hai bisogno, in maniera assolutamente sicura e in tempi brevi.
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